Suggerimenti per la creazione di uno spazio di lavoro per il corso

Versione 2023

Nel nostro corso utilizzeremo tre software principali:

Inoltre, utilizzeremo

Purtroppo questi software, soprattutto la JDK, sono soggetti a continui aggiornamenti, che oltre a correggere problemi e aggiungere funzionalità possono, talvolta, introdurre nuovi bug e incompatibilità rispetto agli esempi presentati durante il corso, che si basano su una precisa combinazione di versioni testata e “certificata” prima dell’avvio del corso stesso.

Per ridurre al minimo i problemi, quindi, vi consiglio di installare le stesse versioni che vi sono state segnalate all’inizio del corso (anche se non sono le ultimissime disponibili). Ancor meglio, vi consiglio di creare uno spazio di lavoro “privato” dedicato ai tool del nostro corso che sia influenzato il meno possibile dall’assetto software della macchina su cui lavorerete. Questo è molto utile soprattutto se sulla vostra macchina avete già installate altre versioni dei software di cui sopra. La procedura è la seguente.

Le versioni del software utilizzate per l’anno accademico 2023/2024 sono indicate nella sezione Software.

Attenzione : Tomcat 9 e Tomcat 10 (o superiori) non possono eseguire le stesse applicazioni web: mentre Tomcat 9 utilizza la JEE 8 Web, Tomcat 10 usa la Jakarta EE 9 Web, il che rende necessario intervenire manualmente modificando i package di molte classi utilizzate dalle web applications. Nel corso di Web Engineering mostreremo come adattare le applicazioni per l’esecuzione su entrambe le versioni.

Attenzione: alcuni plugin Maven utilizzati normalmente da Netbeans non sono compatibili con le ultime versioni della JDK. Durante il corso mostreremo come modificare i progetti standard generati dall’IDE per renderli di nuovo funzionanti. In ogni caso, tutti i progetti messi online saranno sempre corretti e, essendo basati su Maven, potranno essere usati come ponto di partenza per le vostre applicazioni, anche su altri IDE.

Nota: se siete sufficientemente esperti nell’uso di un altro IDE, potete utilizzare quello che avete già a disposizione al posto di Netbeans, ma ovviamente in tal caso dovrete gestire da soli i vari aspetti di connessione al web server e la corretta configurazione dell’ambiente.

Scaricamento e Installazione del Software

  1. Create una nuova cartella nella vostra home utente (ad esempio Documenti per chi usa Windows). Di seguito indicheremo tale cartella con “<D>” (dove <D> è un percorso assoluto, ad esempio C:\Users\pippo\Documents\workspace o /home/pippo/workspace).
  2. Nella cartella <D> create tre sotto-cartelle denominate <D>/nb_userdir, <D>/nb_cachedir e <D>/tomcat_base
  3. Scaricate gli archivi zip (niente installer! ) della JDK, di Netbeans e di Tomcat con le versioni consigliate nel corso. Se non si tratta delle ultimissime versioni, potreste doverle prelevare da pagine “archivio” come https://jdk.java.net/archive/, https://netbeans.apache.org/download/archive/ (o https://netbeans.apache.org/download) e https://tomcat.apache.org/whichversion.html.
  4. Espandete gli archivi nella cartella <D>. Otterrete quindi tre cartelle, ad esempio (il nome reale dipenderà dalle versioni) <D>/jdk-JV, <D>/netbeans-NV e <D>/apache-tomcat-TV.
  5. Nella cartella in cui è stato espanso Netbeans, nel nostro esempio <D>/netbeans-NV, troverete il file etc/netbeans.conf . All’interno di questo file, modificate le chiavi seguenti come indicato.
    Notate che il path della JDK va definito sulla base della cartella in cui è stata effettivamente espansa al punto 4. Se necessario, eliminate il commento (#) prima delle righe contenenti queste chiavi per abilitarle. Ricordate di salvare il file netbeans.conf al termine delle modifiche.
    • netbeans_default_userdir=”<D>/nb_userdir”
    • netbeans_default_cachedir=”<D>/nb_cachedir”
    • netbeans_jdkhome=”<D>/jdk-JV”
  6. Potete installare Postman globalmente (https://www.postman.com/downloads/) oppure, se preferite anche in questo caso tenerlo isolato nel vostro spazio di lavoro per il corso, scaricate la versione standalone realizzata dal progetto PortApps (https://portapps.io/app/postman-portable/#download) per il vostro sistema operativo. Scegliete la versione senza installer (archivio 7z) ed espandetela in all’interno di <D>/postman.
  7. Per quel che riguarda lo Swagger editor, si tratta di un’applicazione web che potete usare online oppure, se volete, potete clonarla dal repository GitHub per usarla offline. Basterà clonare il repository https://github.com/swagger-api/swagger-editor in <D>/swagger e poi aprire index.html per avviare la vostra copia locale.

Primo Avvio dell’IDE

  1. A questo punto, potete lanciare Netbeans usando i launcher presenti nella cartella bin . Se lavorate su Windows, usate l’eseguibile “netbeans64.exe” se avete scaricato una JDK a 64bit, altrimenti usate l’eseguibile “netbeans.exe”. Su sistemi Unix e Mac, usate lo script shell “netbeans”.
    Se all’avvio l’IDE vi chiede di importare la configurazione già presente sulla vostra macchina (magari di una versione precedente) rispondete no.

  2. Selezionate la voce di menu Tools > Java Platforms e verificate che la JDK che avete installato sia presente nella lista e marcata come “Default” (il relativo “Platform folder” dovrà essere quello specificato nella chiave netbeans_jdkhome, e quindi situato all’interno di <D>).

Configurazione di Tomcat

A questo punto potete procedere a connettere Netbeans a Tomcat.

  1. Selezionate la voce di menu Tool > Servers e di seguito il bottone “Add Server…”.
  2. Nel successivo wizard selezionate “Apache Tomcat or TomEE “ e come “Server location “ specificate la cartella <D>/apache-tomcat-TV (anche qui il nome effettivo cambierà al variare della versione, ovviamente).
  3. Opzionalmente, spuntate la casella “use private configuration folder “ e immettete come “Catalina base” la cartella <D>/tomcat_base. Questa operazione non è necessaria se avete decompresso Tomcat nella vostra home utente, mentre lo è nel caso in cui lo abbiate installato in altre posizioni sulla vostra macchina (ad esempio nella cartella Programmi di Windows).
  4. Inserite delle credenziali semplici nelle caselle “Username “ e “Password “ (l’IDE potrebbe richiedervele più volte in futuro) e assicuratevi che la casella “Create user if if does not exist” sia spuntata.
  5. Terminate il processo. A questo punto dovreste vedere il server appena istallato nella lista “Servers” del box di dialogo. Controllate che nella linguetta “Platform “ relativa al nuovo server la “Java Platform” sia la stessa JDK di default usata dall’IDE.

Test della Configurazione

Per testare la nuova configurazione,

  1. Provate prima di tutto ad avviare Tomcat cliccando col tasto destro sulla relativa sotto-voce del nodo “Servers “ presente nella linguetta/box “Services “ dell’IDE e selezionando “Start “. Se vi vengono chieste le credenziali per la “Tomcat Manager Application “, inserite quelle definite nella sezione precedente. Se tutto va bene, vedrete i log del server mostrati dall’IDE elencare una serie di informazioni che termineranno con una riga del tipo “Server startup in […] milliseconds”. Questo vuol dire che il server si è avviato con successo.
  2. Create una semplice web application , aggiungetevi una servlet e provate ad eseguire il tutto. Se il browser web si apre mostrando la pagina di benvenuto di default dell’applicazione (index), provate ad accedere alla URL della servlet che avete creato. Se anche la servlet vi risponde col suo messaggio di default, l’ambiente è configurato correttamente. Nota: potreste dover configurare quale browser aprire automaticamente selezionandolo dalla voce di menu Tools > Options.